Una notte d’autunno, il 25 settembre del 2005, 4 poliziotti strapparono agli affetti più cari la vita di un ragazzo.
Federico aveva solo 18 anni e la sua unica colpa fu trovarsi nel posto sbagliato, al momento sbagliato.
“Un’incredibile macchina del fango provò in tutti i modi a screditare la sua figura”. Una consuetudine consolidata messa in atto contro le vittime di violenze commesse da FO, a cui molte volte abbiamo assistito. Testimonianza di un male profondamente radicato nelle istituzioni.
Il 1 Dicembre 2017 fu impedito ai tifosi della Spal di introdurre sugli spalti dello Stadio Olimpico di Roma la bandiera raffigurante il viso di Federico. Acad lanciò la campagna #FedericoOvunque. Curve, ultras, semplici tifosi, disobbedirono ai divieti di coloro che vorrebbero negare la sua memoria.
“Federico ovunque nasce per raccontare questo ennesimo scandalo ma anche per festeggiare la determinazione con cui una parte importante del movimento ultras ha sfidato la legge in nome della verità e della giustizia per Aldro e tutte le vittime degli abusi in divisa.