[15 anni dalla NOTTE NERA di Milano]
La notte del 16 marzo 2003 dopo l’omicidio di Davide Cesare, avvenuto per mano fascista, molti suoi compagni ed amici furono vittime all’ospedale San Paolo di violente cariche da parte di polizia e carabinieri.
Come riportano le testimonianze dei presenti “sono lunghi minuti di pura violenza poliziesca, durante i quali gli agenti, con manganelli, calci, pugni e mazze da baseball, si accaniscono sui ragazzi, spaccando teste, nasi, denti, braccia. Pestaggi, ragazzi immobilizzati a terra, ammanettati, sanguinanti“ trascinati nelle auto dei carabinieri.” Nelle cariche rimangono coinvolti anche semplici cittadini e pazienti presenti nel pronto soccorso. Gli infermieri sono increduli e attoniti di fronte a tanta ferocia ma si attivano subito per soccorrere i feriti.
La polizia tenterà di giustificarsi nei giorni successivi dicendo che i ragazzi accorsi all’ospedale volevano portare via la salma dell’amico e che “la carica fu fatta per riportare la calma tra i giovani che sia pur in un momento di dolore hanno occupato il pronto soccorso”. Nonostante la presenza di prove evidenti, come filmati amatoriali che hanno ripreso i pestaggi indiscriminati e le tante testimonianze rilasciate dal personale medico sanitario, il processo per i fatti del San Paolo si concluderà nel 2009. Per un carabiniere e due poliziotti accusati di porto d’arma impropria (una mazza da baseball tra le altre cose) e abuso d’uffici ci sarà piena assoluzione. Condanne invece a un anno e otto mesi per due dei compagni di Dax, accusati di violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Alla condanna penale si sommerà una multa per un totale di 130.000 euro tra spese processuali e risarcimenti.
Nel 2011 è cominciato il pignoramento di un quinto dello stipendio, tutt’ora in corso, ai danni di uno dei condannati.
[Stasera, come ogni 16 Marzo, Davide tornerà a vivere nelle vie del quartiere dove visse intensamente e fu ucciso con viltà.
Ore 20.30. Via Brioschi. Per non dimenticare]