In Piazza Per Riky / Giornata mondiale per i diritti umani
10 dicembre 2018
Giornata mondiale per i diritti umani
A Firenze In piazza per Riky
Dalle ore 18:30 in piazza Santo Spirito.
Interventi, proiezioni, letture.
La famiglia e gli amici del Maghero
ACAD (Associazione Contro gli Abusi in Divisa –onlus)
Riccardo Magherini è morto chiedendo AIUTO e urlando “Sto morendo!” mentre era
bloccato a terra da 4 carabinieri, nel cuore di Firenze, in Borgo San Frediano il 3 marzo 2014. Riccardo è stato preso a calci dai Carabinieri mentre era a terra e in manette.
Riccardo era confuso, in quel periodo aveva attacchi di panico ed era in difficoltà, ma la sua morte è stata causata da quelli che lui stesso pensava fossero accorsi per aiutarlo.
Dopo i due gradi di processo in cui i carabinieri sono stati ritenuti colpevoli della morte di Riky, gli stessi sono stati assolti in Cassazione perché il “fatto non costituisce reato” come se fosse normale praticare un fermo a terra in quel modo, torturando con un ginocchio sopra il collo di Riccardo, mentre lui grida che sta per morire e poi soffoca.
TUTTI ASSOLTI: per la giustizia italiana è finita qui.
TUTTI ASSOLTI.
Riccardo è morto da solo.
Nel nostro paese soffocare un uomo che chiedeva aiuto “non costituisce reato”.
Prendere a calci un uomo immobilizzato a terra “non costituisce reato”, picchiarlo ripetutamente come hanno riferito ben 14 testimoni “non costituisce reato”.
Intimidire testimoni nel cuore della notte “non costituisce reato”.
Insabbiare e depistare le indagini fin dai primi momenti “non costituisce reato”.
Il video terribile che documenta la morte di Riccardo stretto al suolo mentre urla invano pensando a suo figlio non è prova di reato.
Tutto questo è inaccettabile!
La famiglia di Riccardo ora vuole ricorrere alla Corte Europea dei dirittti umani di Strasburgo. Soteniamo tutti uniti questa battaglia perché I Diritti Umani sono di tutti e tutte, e a tutti e tutte chiediamo di unirsi e partecipare perché la giornata mondiale dei diritti umani sia anche e soprattutto un momento per ricordare Riky e la vergogna infinita di questa assoluzione.
Perché Riccardo non sia simbolo di ingiustizia ma di una giustizia sociale riscritta dalla forza popolare…fino a Strasburgo e oltre!
Raccontiamo la storia di Riccardo! Raccontiamo e ribaltiamo questa ingiustizia!
I ♥ Riky
Alexis 15 anni per sempre
ALEXIS 15 ANNI PER SEMPRE
10 anni senza di te
06.12.2008 – Intorno alle ore 21 un poliziotto, durante un pattugliamento nel quartiere universitario di Exarchia ad Atene, spara a uno studente di quindici anni al petto uccidendolo, Alexandros Andréas Grigoropoulos, 15 anni.
Alexis mentre era con alcuni suoi coetanei in una piazzetta fu assassinato a freddo da un agente dei reparti speciali della Polizia. Epaminondas Korkoneas scese dall’auto, si avvicinò con calma al gruppetto di ragazzi e ragazze con cui poco prima aveva avuto un adiverbio, prese la mira e sparò. Poi, con tutta calma, tornò verso la sua auto e ripartì. Dalla radio diffuse una versione di comodo: la pattuglia era stata attaccata con dei sassi e delle bottiglie da un gruppo di estremisti e, per difendersi, era stato costretto a sparare in aria, ma un colpo accidentale aveva preso Alexis Grigoropoulos e lo aveva ucciso.
Se non fosse stato per le riprese realizzate da un abitante del quartiere col suo telefonino, sarebbe stata quella la versione ufficiale, e la parola, la testimonianza dei compagni che erano con l’adolescente al momento dell’esecuzione a nulla sarebbe valsa contro la versione di due agenti in divisa.
Un video reso pubblico il giorno seguente mostra che l’omicidio non è avvenuto nel corso di scontri, che il giovane ucciso non stava prendendo parte ad alcuna rivolta e che gli assassini hanno sparato intenzionalmente e senza apparente motivo come riportato in molte testimonianze dirette. Secondo le dichiarazioni degli amici e dei familiari il giovane studente si stava recando ad una festa presso degli amici.
ALEXIS NESSUNO TI DIMENTICHERA’ MAI! NESSUNO LI PERDONERA’ MAI!
Contro la censura dei principali media nazionali
Ieri una delle tifoserie più importanti d’ Italia ha riscritto con la forza popolare e collettiva la sentenza sulla morte di Riccardo Magherini.
Una coreografia ricca di significati, di amore, di solidarietà, ma anche di lotta e dissenso per l’ assoluzione dei 4 carabinieri imputati e per un intero sistema di potere che si è autoassolto.
La risposta al gesto più forte che sia mai stato fatto da una curva contro il sistema abusi e a solidarietà di una famiglia che ha subito un’immensa ingiustizia, è la censura da parte dei principali tg e giornali nazionali.
Vi chiediamo di diffondere il più possibile la coreografia della Curva Fiesole e il comunicato di spiegazione della stessa.
Questo il comunicato della tifoseria viola:
“La coreografia di oggi e stata dedicata, come avete potuto vedere, a RICCARDO MAGHERINI.
Riky, oltre ad aver giocato nelle giovanili della fiorentina, era un ragazzo nato e cresciuto a Firenze, uno di noi. Non possiamo e non vogliamo dimenticarlo dopo la vergognosa sentenza che ha assolto dei vigliacchi con la divisa addosso che lo hanno ucciso. Quello che abbiamo fatto oggi rimarrà indelebile nella storia ma soprattutto vogliamo rimanga indelebile nella memoria di Brando, il figlio di Riky, che quando sarà più grande saprà che suo padre non è quello che hanno descritto loro, ma che era un ragazzo di Firenze ucciso ingiustamente e per il quale c’è un popolo intero, quello fiorentino che chiede giustizia e verità. RICCARDO MAGHERINI VIVE NE CUORE DI FIRENZE
UNOVEDUESEI-CURVA FIESOLE”
#RikyOvunque
#NoAllaCensura