di Luca Blasi – ACAD
Il 15 Marzo 2016 alle ore 15 a Bruxelles nella sala del Parlamento Europeo arriverà dall’Italia una verità scomoda che parla di abusi in divisa.
È il momento giusto per pretendere ancora più attenzione, ancora più verità e insieme più risposte.
ACAD l’Associazione Contro gli Abusi in Divisa e i familiari delle vittime verranno ascoltati nel Parlamento Europeo in un’audizione organizzata grazie al lavoro congiunto tra l’associazione e l’eurodeputata Eleonora Forenza (GUE/NGL), con tutto il suo staff.
Un’audizione in cui presenteremo e racconteremo quella che abbiamo definito l’ “Anomalia Italia” ovvero il complesso sistema di abusi e coperture che nel nostro paese costituiscono la piaga della violenza esercitata da chi indossa una divisa dello Stato. Una piaga dalle proporzioni insopportabili, sia sul dato “quantitativo” che “qualitativo”.
“Quantitativo” perché il numero di persone uccise o morte in circostanze sospette, per violenza diretta o comportamenti sbagliati da parte delle forze dell’ordine, non ha eguali in Europa; a questo dato si aggiunge con sempre più fermezza (come hanno dimostrato diverse inchieste in parte riportate nel servizio della trasmissione le Iene del 08 marzo 2016) un sistema abitudinario di tortura fisica e psichica esercitata all’interno delle carceri italiane.
“Qualitativo”, invece, perché le coperture politiche, giuridiche e culturali sono ai massimi livelli di allerta democratica: l’Italia ha ratificato nel gennaio del 1989 la Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura ed altre pene o trattamenti crudeli, disumani o degradanti ma non ha ancora approvato la legge di ratifica nonostante i richiami ufficiali della Corte di Strasburgo. Un paese in cui esponenti sindacali delle forze dell’ordine applaudono pubblicamente i colleghi condannati per aver commesso violenze e omicidi. Un paese dove, come dichiarò l’avv. Fabio Anselmo con il quale abbiamo costruito questa audizione, processare gli appartenenti alle forze dell’ordine è difficile come istituire i processi per mafia: troppe le coperture, troppe le paure anche dei pubblici ministeri, troppa la solidarietà incondizionata da parte della classe politica.
Per la prima volta tutto questo entrerà nella massima sede europea e parlerà pubblicamente per voce delle vittime di questi abusi e degli attivisti che da anni presidiamo le aule di tribunale e le piazze affinché nessuno e nessuna possa voltarsi dall’altra parte.
Nel dossier, che Acad presenterà, sono presenti tutte le storie delle vittime di abusi in divisa, insieme a quelle della delegazione rappresentativa di familiari che partirà per Bruxelles.
Ci saranno Ilaria Cucchi (sorella di Stefano), Lucia Uva (sorella di Giuseppe), Claudia Budroni (sorella di Dino), Grazia Serra (nipote di Francesco Mastrogiovanni), Domenica Ferrulli (figlia di Michele), Andrea Magherini (fratello di Riccardo), Rudra Bianzino (figlio di Aldo) e Osvaldo Casalnuovo (padre di Massimo).
Uno spaccato di quel Paese che non si è arreso e che nelle aule di tribunale e nelle strade sta dando battaglia affinché ogni abuso non rimanga impunito, non rimanga isolato, anche forzando l’opinione pubblica con continue campagne e azioni. Ognuna di queste storie ne contiene molte altre: ci parlano di manovre di arresto criminali, di violenza arbitraria nelle caserme e nelle strade, di somministrazioni di T.S.O e metodi di contenzione assassini, di tortura.
Tutto questo deve finire perché in ballo c’è la libertà e la sicurezza di tutti noi. Della nostra intera comunità.
Il 15 Marzo 2016 è anche l’International Day Against Police Brutality e proprio in quella giornata i Movimenti Antifascisti di Bruxelles saranno nelle strade per dare vita alla Manifestation Contre Les Violences Policieres. Nel loro comunicato scrivono : “Il 15 marzo, in occasione della giornata internazionale contro le violenze della polizia, ci sarà a Bruxelles una grande manifestazione, giunta ormai alla sua quinta edizione. La repressione di stato avviene nei quartieri e nelle strade, dove una popolazione già indebolita e frammentata dalle politiche di austerità, viene sottomessa dal braccio armato dello stato, la polizia. In Belgio, il livello di allerta 4 imposto in seguito agli attentati di Parigi, non ha fatto altro che alimentare sentimenti di paura fra la popolazione, offrendo ancora più impunità alle perquisizioni sommarie, alle violenze e ai soprusi della polizia, che avvengono soprattutto nei quartieri più poveri.”
A seguire, ACAD parteciperà ad un’assemblea di movimento nella storica sede dei movimenti di Bruxelles, il Garcia Lorca, dove ci si confronterà intorno ai temi della sicurezza, del diritto e della violenza poliziesca in Europa. Un momento comune in cui analizzare il nuovo scenario securitario europeo e costruire strumenti condivisidi lotta e informazione.
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Da dinamopress