ACAD

-Associazione Contro gli Abusi in Divisa – ONLUS –

Presentazione VLAD in Val di Susa

VLAD – Vademecum Legale contro gli Abusi in Divisa incontra i No-Tav. Alterego – Fabbrica dei Diritti e Acad – Associazione Contro gli Abusi in Divisa, presenteranno VLAD in Val di Susa, da sempre principale luogo di resistenza e di lotta alla repressione di Stato. Il Vademecum, opera redatta al fine di informare tutte e tutti dei propri diritti quando incontrano lo Stato e chi lo rappresenta, è un’opera che nasce dal basso e al basso vuole tornare, diretta a chi ogni giorno si batte per i propri diritti e per quelli di chi subisce l’autoritarismo repressivo di questa società.
Vi aspettiamo numerosi.
Sabato 22 dicembre 2018 alle ore 18:00
Taverna Tortuga – ex Cotonificio
Frazione Vernetto 18q, Chianocco

Un weekend a Lambretta – Presentazione VLAD

Sabato 15

Ore 14.30
?”Piovono polpette”?
Pranzo popolare a base di polpette (con carne o verdure).

Ore 16
?Jam hip hop freestyle?
Per partecipare scrivi un messaggio alla pagina facebook Casc Lambrate!

?Lambretta restyling con sessione di writing?

Ore 19
?aperitivo con spritz ?

?dj set hip hop/soul?

Domenica 16

Ore 10.30
?Mostra fotografica a cura degli studenti su cosa sono e cosa rappresentano gli spazi sociali

Ore 12.30
?Grigliata benefit spese legali?

Ore 15
?Presentazione VLAD?
vademecum legale contro gli abusi in divisa

Partecipano ACAD e Segreteria Legale

20 ANNI DI ATROPINA CLAN

Sembra incredibile ma è tutto vero: suoniamo da vent’anni.
Vent’anni di concerti, di viaggi della speranza, di grandi bevute e feroci mal di testa, vent’anni di “punk sincero”, di emozioni, di piccoli successi e qualche delusione.
Vent’anni di tante lotte ma anche di grandi paranoie, di impegno e leggerezza, vent’anni di ironia, di presa bene, di feste, di sofferti abbandoni e felici ritorni.
Vent’anni di fiera e sfrontata indipendenza, di autoproduzione, di canzoni mai depositate e di “NO SIAE”.
Vent’anni di quella roba di quando sei ragazzino e senti i gruppi forti suonare la musica che ti piace e pensi: chissà se con la mia band…
Vent’anni di quattro amici che con il passare del tempo diventano una famiglia.
Vent’anni di Atropina Clan!

Per festeggiare al meglio i nostri primi vent’anni abbiamo scelto di fare una bella serata in famiglia, a “casa nostra”.
L’appuntamento è il 15 dicembre alla Taverna Tortuga – ex Cotonificio , avremo l’onore di ospitare due band fighissime, composte da bellissime persone e grandi amici:
MCCS Punklirico (CONCERTINO DAL BALCONCINO)
I Fiori – trio rock
Sarà inoltre presente durante la serata il banchetto di
A.C.A.D associazione contro gli abusi in divisa.

Gli Atropina Clan si sono formati nel lontano 1998 e si sono sciolti esattamente 10 anni più tardi, dopo aver suonato in oltre 300 concerti in tutto il nord-Italia, in 2 dischi autoprodotti e in diverse compilations; l’irriverenza e l’ironia hanno sempre caratterizzato il loro ska-punk, rendendo imperdibile ogni loro live
Dal 2010 al 2017 danno vita al LIVE FOR LIFE, concerto di beneficenza in favore di A.I.R.C. (ricerca sul cancro) che si svolge una volta all’anno in Valle di Susa.
Nel febbraio del 2017 si “riuniscono” ufficialmente comunicando l’inizio delle registrazioni del terzo album in studio “ESSERE UMANI” che vedrà la luce nel 2019 in occasione dei 20 anni della band

Gli Atropina clan sono:
Nazareno “Reno” Maiolo voce/chitarra
Mirko “Tanaka” Tenace chitarra/cori
Flavio “Il Manzo” Manzelli batteria/cori
Stefano “Ceppa” Cordaro basso

EDO VIVE CON NOI

Non sono ancora passati 7 mesi dalla morte di Carlo Giuliani, quando il destino con similitudini inquietanti nuovamente si accanisce contro una giovane vita.
Edo era legato a Carlo da una profonda amicizia.
Il 2 febbraio 2002 parte per la Svizzera per partecipare alla manifestazione contro il forum economico mondiale di Zurigo.
Ha programmato di raggiungere il giorno successivo i suoi fratelli di Gradinata a Como, dove il Genoa giocherà in trasferta.
La sera dopo la manifestazione Edo è ospite di un amico di Lugano. Non si sente bene e colto da una stanchezza anomala, gli comunica l’intenzione di andare a dormire.
Il mattino dopo non si risveglierà.
La versione ufficiale del decesso sarà un’infezione cardiaca al miocardio.
I suoi cari e i suoi amici da allora si portano dietro il sospetto che quella morte sia riconducibile agli effetti di sostanze chimiche utilizzate dalla polizia svizzera contro i manifestanti, e a cui Edo potrebbe essere stato esposto.
Il caso fu archiviato dagli inquirenti molto velocemente.
Sabato 15 Dicembre ascolteremo dalla voce dei suoi famigliari il racconto di quella tragica vicenda… Per non dimenticare.

In Piazza Per Riky / Giornata mondiale per i diritti umani

10 dicembre 2018
Giornata mondiale per i diritti umani
A Firenze In piazza per Riky

Dalle ore 18:30 in piazza Santo Spirito.
Interventi, proiezioni, letture.

La famiglia e gli amici del Maghero
ACAD (Associazione Contro gli Abusi in Divisa –onlus)

Riccardo Magherini è morto chiedendo AIUTO e urlando “Sto morendo!” mentre era
bloccato a terra da 4 carabinieri, nel cuore di Firenze, in Borgo San Frediano il 3 marzo 2014. Riccardo è stato preso a calci dai Carabinieri mentre era a terra e in manette.
Riccardo era confuso, in quel periodo aveva attacchi di panico ed era in difficoltà, ma la sua morte è stata causata da quelli che lui stesso pensava fossero accorsi per aiutarlo.
Dopo i due gradi di processo in cui i carabinieri sono stati ritenuti colpevoli della morte di Riky, gli stessi sono stati assolti in Cassazione perché il “fatto non costituisce reato” come se fosse normale praticare un fermo a terra in quel modo, torturando con un ginocchio sopra il collo di Riccardo, mentre lui grida che sta per morire e poi soffoca.
TUTTI ASSOLTI: per la giustizia italiana è finita qui.
TUTTI ASSOLTI.
Riccardo è morto da solo.
Nel nostro paese soffocare un uomo che chiedeva aiuto “non costituisce reato”.
Prendere a calci un uomo immobilizzato a terra “non costituisce reato”, picchiarlo ripetutamente come hanno riferito ben 14 testimoni “non costituisce reato”.
Intimidire testimoni nel cuore della notte “non costituisce reato”.
Insabbiare e depistare le indagini fin dai primi momenti “non costituisce reato”.
Il video terribile che documenta la morte di Riccardo stretto al suolo mentre urla invano pensando a suo figlio non è prova di reato.
Tutto questo è inaccettabile!
La famiglia di Riccardo ora vuole ricorrere alla Corte Europea dei dirittti umani di Strasburgo. Soteniamo tutti uniti questa battaglia perché I Diritti Umani sono di tutti e tutte, e a tutti e tutte chiediamo di unirsi e partecipare perché la giornata mondiale dei diritti umani sia anche e soprattutto un momento per ricordare Riky e la vergogna infinita di questa assoluzione.
Perché Riccardo non sia simbolo di ingiustizia ma di una giustizia sociale riscritta dalla forza popolare…fino a Strasburgo e oltre!
Raccontiamo la storia di Riccardo! Raccontiamo e ribaltiamo questa ingiustizia!
I ♥ Riky